Lunedì aromatico: pepe rosa in tagliatelle di farro, cavolfiore e scaglie di pecorino umbro
Per il lunedì aromatico oggi vi propongo il pepe rosa, il falso pepe, essendo in realtà una bacca di un arbusto sudamericano. Ha un sapore molto più delicato del vero pepe. Ho scoperto questa bacca dal colore sofisticato per sfornare questa splendida ricettina di Adina (che consiglio vivamente a tutti, come se ce ne fosse bisogno...) e da allora i grani di pepe sono lì sulla mia credenza.
Venerdì scorso decidendo cosa preparare per cena, mi sono ritrovata davanti un cavolfiore bello e satollo che mi guardava da più di un paio di giorni con aria di sfida, come a chiedermio. "ricordati che io sono sempre quà e prima o poi dovremmo incontrarci..."
Ma partiamo dall'inizio,io non ho uno splendido rapporto con il cavolfiore. Adoro i suoi parenti verdognoli, dai broccoli, ai broccoletti, ai broccoli siciliani e a quelli romani e via discorrendo..mi risulta invece un po' ostico per sapore e consistenza lui, il cavolfiore.
In realtà questo mi è stato regalato (si, ci sono persone che regalano cavolfiori!) e allora come rifiutare? e soprattutto come far finta di non vederlo?
Era necessario affrontarlo..nella realtà non volevo mangiarlo assoluto, nè tantomeno sommergerlo di besciamella e metterlo in forno.
Ed ecco che nasce questa pasta.Avevo delle tagliatelle di farro di un pastificio locale, veramente speciali, che tenevo nella credenza per un'occasione speciale.
Ho deciso che la lotta con il cavolfiore era l'occasione che attendevo da tempo.
Ho cotto le tagliatelle di farro in abbondante acqua salata mentre cucinavo il cavolfiore con la mia nuova pentola a pressione (alla quale dedicherò lo spazio adeguato a tempo debito), ovviamente potete anche sbollentarlo in acqua salata o cucinarlo a vapore.
Ho poi leggermente ripassato il cavolfiore in un filo d'olio di oliva e una mangiata di scalogno. Ho scolato al dente le tagliatelle e mantenutoi da parte un bicchiere d'acqua della pasta, ho ripassato le tagliatelle nella padella con il cavolfiore ripassato, aggiungendo un po' d'acqua alla bisogna, parmigiano e una mangiata di pepe rosa.
Ho poi servito aggiungendo delle scaglie di pecorino umbro.
p.s.Mi raccomando utilizzate le bacche solo in piccole quantità -nella foto sono così abbondanti solo per scopi "artistici" ;))- poichè i grani contengono sostanze potenzialmente tossiche.
Non mi dite poi che vi ho avvelenato!! ;)
Venerdì scorso decidendo cosa preparare per cena, mi sono ritrovata davanti un cavolfiore bello e satollo che mi guardava da più di un paio di giorni con aria di sfida, come a chiedermio. "ricordati che io sono sempre quà e prima o poi dovremmo incontrarci..."
Ma partiamo dall'inizio,io non ho uno splendido rapporto con il cavolfiore. Adoro i suoi parenti verdognoli, dai broccoli, ai broccoletti, ai broccoli siciliani e a quelli romani e via discorrendo..mi risulta invece un po' ostico per sapore e consistenza lui, il cavolfiore.
In realtà questo mi è stato regalato (si, ci sono persone che regalano cavolfiori!) e allora come rifiutare? e soprattutto come far finta di non vederlo?
Era necessario affrontarlo..nella realtà non volevo mangiarlo assoluto, nè tantomeno sommergerlo di besciamella e metterlo in forno.
Ed ecco che nasce questa pasta.Avevo delle tagliatelle di farro di un pastificio locale, veramente speciali, che tenevo nella credenza per un'occasione speciale.
Ho deciso che la lotta con il cavolfiore era l'occasione che attendevo da tempo.
Ho cotto le tagliatelle di farro in abbondante acqua salata mentre cucinavo il cavolfiore con la mia nuova pentola a pressione (alla quale dedicherò lo spazio adeguato a tempo debito), ovviamente potete anche sbollentarlo in acqua salata o cucinarlo a vapore.
Ho poi leggermente ripassato il cavolfiore in un filo d'olio di oliva e una mangiata di scalogno. Ho scolato al dente le tagliatelle e mantenutoi da parte un bicchiere d'acqua della pasta, ho ripassato le tagliatelle nella padella con il cavolfiore ripassato, aggiungendo un po' d'acqua alla bisogna, parmigiano e una mangiata di pepe rosa.
Ho poi servito aggiungendo delle scaglie di pecorino umbro.
p.s.Mi raccomando utilizzate le bacche solo in piccole quantità -nella foto sono così abbondanti solo per scopi "artistici" ;))- poichè i grani contengono sostanze potenzialmente tossiche.
Non mi dite poi che vi ho avvelenato!! ;)
Commenti
La ricetta è veramente bellissima.
E grazie per essere stata precisa sulla tossicità dell'uso esagerato del pepe rosa, perché è meglio saperle queste cose,quindi meglio ripeterle una volta in più anche per chi le sa già piuttosto che ometterle. buon inizio di settimana!
Deve essere saporitissimooooooooo
brava
a presto
sciopina
@sciopina: ehila cara la mia cuoca avvenente..ricordati di dirmi cosa è il wasabi..?,) grazie della visita..