La zucca e il cibo del conforto
Avete mai pensato ai cibi che vi fanno sentire a casa, ai profumi che vi ricordano le domeniche di festa, le tavole imbandite, numerose o solitarie..io ci pensavo ieri quando cenavo a quattrocchi con Bonzi. Questo è il nostro momento, quello di condivisione e di confronto, io e il mio "19mesicompiuti" ci scambiamo le riflessioni sulla nostra giornata, niente radio e tv, ci raccontiamo cosa è successo, quanti bimbi c'erano all'asilo, se Sara è stata buona, se il gatto e il cane erano presenti e operativi all'angolo della strada.
Bonzi era molto preso dal mettere più chicchi di riso possibile dentro quel cucchiaio di Pimpa, concentratissimo nel non lasciare che qualcuno potesse cadere, altrettanto concentrato dal poter far arrivare il carico dritto dritto alla meta.
Guardandolo pensavo a quanto è diventato grande, a quanti momenti sono passati e al risotto con la zucca.
Personalmente ho scoperto la zucca intorno ai 20 anni, mai assaggiata prima, non era un cibo di "famiglia", non era un ingrediente vicino alla tavola della mia mamma. Bonzi la mangia da sempre, dalle sue prime pappine, quelle brutte e insignificanti,la sceglie e la preferisce ad altre mille cose e la sensazione è che ci trovi conforto.
Ok forse sto delirando, ma quello che mi piacerebbe riuscirvi a raccontare è l'idea di un cibo in cui ci si rifugia per non avere pensieri, per non dover scegliere o sperimentare, ma che si sceglie proprio perchè "di casa", proprio perchè si conosce, proprio perchè sempre uguale.
Bonzi a soli 19 mesi sembra aver scelto il suo, il risotto con la zucca.
Si perde in quel piatto e si ritrova sempre affamato e contento di affondare il suo cucchiaino e trovarne per fortuna sempre uno nuovo da caricare. E' un piatto che per lui non ha bisogno di presentazioni o spiegazioni, ma è lì, facile e squisito.
La sua rotondità lo conforta, lo rassicura che per questa sera è al sicuro, nutrito e appagato senza tentativi di nuovi sapori.
Il cibo del conforto, ognuno ha il suo, il mio Bonzi pare averlo trovato almeno per ora e io gli auguro di scoprirne sempre di nuovi.
Commenti
baci
edo
Insomma, ben ritrovata Frà e buona vita!
Eleonora (Sassari)